Che significa fare impresa nella green economy?

Il primo settore (tra quelli in espansione) che vogliamo presentarti è sicuramente la green economy, l’economia ecologica, un modello teorico di sviluppo economico che sta finalmente entrando nella cultura e nelle strategie di sviluppo della maggior parte delle potenze economiche e industriali del mondo. Quando si parla di green economy non parliamo necessariamente di fotovoltaico, energia alternativa ecc. ma parliamo di coniugare ambiente e sviluppo economico. Partiamo, come giusto riconoscimento, da uno dei pionieri in Italia di economia verde: Marco Roveda. Sul finire degli anni Ottanta decide di cambiare totalmente vita,  più che ventenne da imprenditore edile passa al timone di un’azienda agricola biodinamica nel Comasco che, riscuote molto successo fra i consumatori. Per quei tempi, un’avventura da pioniere del biologico in Italia, che nel 2000 sfocia in LifeGate, un portale interamente dedicato allo sviluppo sostenibile, ispirato dalla volontà di accrescere la consapevolezza dell’esistenza di stili di vita diversi, votati all’impatto zero. E che oggi prosegue ancora con due nuovi progetti, un e-book su questi temi scritto con oltre dieci premi Nobel e altri pensatori contemporanei, e LifeGate “Movement for sustainable development” che, dice Roveda, “ha l’obiettivo di aggregare aziende, enti, associazioni per incentivare il cambiamento verso una società sostenibile”. Ascoltiamo queste importanti parole che si poggiano su molti atti concreti:

Dopo diversi protocolli, trattati, accordi e intese poco ancora è stato fatto rispetto a quanto c’è da fare. Negli ultimi anni, fortunatamente però, c’è stata un’inversione di tendenza. Nel 2008 Obama parla di green economy come urgenza mondiale, nel 2009 Papa Ratzinger fa una trattazione sistematica nell’enciclica “Caritas in veritate” in cui scandaglia il rapporto dell’uomo con l’ambiente e l’uso delle risorse naturali. Citando letteralmente dall’enciclica “coniugare le esigenze dell’ambiente con quelle dello sviluppo non significa assolutizzare la natura né ritenerla più importante della stessa persona ma significa rispettare la ‘grammatica’ che il Creatore ha inscritto nella sua opera, affidando all’uomo il ruolo di custode e amministratore responsabile del creato”. Non si tratta di assumere le esigenze dell’ambiente come ‘vincoli’ all’attività economica, e perciò come meri elementi di costo, si tratta piuttosto di considerare “il concetto di ecologia umana” all’interno di un orizzonte temporalmente più esteso della razionalità economica che riconosca i benefici della sostenibilità. Qui si colloca l’intreccio e la sintesi tra due finalità, parimenti irrinunciabili: quella della salvaguardia dell’ambiente e quella dello sviluppo. Credo sia molto importante conoscere tutte le possibilità offerte dalla green economy, non solo perché un settore in grande espansione ma anche perché trasferisce competenze trasversalmente richieste in settori più disparati (dalla bio-edilizia all’industria). Qui puoi trovare una guida dei lavori possibili nel settore ambientale (http://associazione.cts.it/liberamente/guida/).

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