Autoimprenditorialità, tra passione e impegno

giove-mercurio-e-la-virtu-dosso-dossi-1523Autoimprenditorialità, incentivi alle imprese per i più giovani, creatività, innovazione, sembrano queste le parole-chiave della tanto agognata ripresa economica. In un periodo caratterizzato da un tasso di disoccupazione sempre crescente ed aziende in sofferenza costrette troppo spesso a chiudere i battenti piuttosto che ad assumere nuovo personale, però, la ripresa sembra ancora un miraggio. In questo scenario poco incoraggiante, la risorsa su cui puntare sono le proprie personali inclinazioni e competenze, in una parola noi stessi. Autoimprenditorialità significa proprio diventare imprenditori di se stessi, sfruttando capacità e professionalità acquisite e mettendole a servizio di passione ed immaginazione. Tutto questo strizzando l’occhio anche a tecnologia e social, catalizzatori di tendenze ed innovazione.

Chi ci è riuscito è un giovane studente pugliese di 25 anni, Stefano Guerrera, ideatore della pagina facebook “Se i quadri potessero parlare”, che reinterpreta in chiave umoristica i classici dell’arte, assegnando a ciascuno una didascalia divertente. Un nuovo modo di far conoscere l’arte anche gli studenti più recalcitranti? Semplice passatempo? Prodotto di complesse strategie di marketing? Come spiega lo stesso Guerrera l’idea è nata quasi per gioco, postando le foto, modificate con un’app per smartphone, su facebook e creando la pagina, tutto gratuitamente. In pochissimo tempo questa pagina nata per gioco è diventata un fenomeno virale sul social, raggiungendo ben presto quota 600mila fan ed attirando l’attenzione della stampa.

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Dal divertimento all’idea vincente il passo è stato breve e oggi Stefano Guerrera ha registrato il marchio e firmato un contratto con l’azienda Tee Trend, che ha pensato di sfruttare la sua idea per produrre t-shirt. Il messaggio più importante che possiamo ricavare da questa esperienza è che per sviluppare le proprie idee non sempre è necessario disporre di grandi mezzi. A volte basta un pc o un cellulare e la propria immaginazione. Il resto lo fanno il talento e il mercato. Se far nascere un progetto può essere facile, però, il cammino di un’impresa non è altrettanto semplice e per farla sopravvivere, tra i mille ostacoli che il mercato presenta, idee e passione non bastano, servono competenze, aggiornamento, esperti in grado di fare da guida nelle diverse fasi di sviluppo, insomma lavoro quotidiano.

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E per chi vuole mettere a frutto le proprie idee a favore dell’autoimprenditorialità, incentivi sia statali sia europei e sgravi fiscali soprattutto a favore degli under 35, sono le misure messe in campo per combattere quella che viene definita “desertificazione industriale”, soprattutto, del Sud Italia. Insomma la ricetta per uscire dalla crisi unisce passione ed impegno, formazione e strumenti di sostegno all’imprenditorialità. Sarà la ricetta vincente? Gli ingredienti sembrano quelli giusti.

Viviana Verri

 

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