Tirocinio e apprendistato – tappe importanti o inutili per avviare una startup?

Il tirocinio e l’apprendistato non sono di certo tappe obbligate per avviare una startup, ma ripercorrendo, in maniera informale, gli aspetti salienti delle due tipologie contrattuali notiamo l’importanza che possono rappresentare in certe fasi della vita se svolte nel luogo giusto e con un approccio adeguato.

TIROCINIO
Non possiamo essere che un po’ in imbarazzo nel presentare questo tipo di strumento, per l’abuso che se ne è fatto in Italia in questi ultimi anni. Anche se la mia esperienza (di 15 anni fa) è stata molto positiva soprattutto per quanto concerne lo stage ante-lauream che mi ha dato fiducia e mi ha permesso di conseguire il premio come migliore stage dell’anno accademico ’99-2000 dell’Università Cattolica di Piacenza, nonostante nei primi anni non fossi stato proprio uno studente modello. Questo per dirvi che la teoria quando si confronta con la pratica trova nuovi stimoli e il sapere coniugato con il saper fare diventa competenza allettante. La fase di stage, fatta dopo la laurea è stata un’esperienza, per molti versi, negativa in quanto era una forma di lavoro vero e proprio camuffata da tirocinio. Lo stage in azienda dovrebbe, invece, costituire la fase pratica della formazione individuale, finalizzata a far conoscere la realtà aziendale e a far acquisire gli elementi applicativi di una specifica attività. Comunque, questa esperienza mi è servita per acquisire i meccanismi di uno specifico ambito lavorativo, mi è servita per conoscere meglio le dinamiche e le relazioni lavorative, per creare una rete di amici e colleghi.

Il mio consiglio è questo: in questa fase non risparmiarti, specialmente se hai l’obiettivo di avviare una start-up!!! Impara il più possibile, crea relazioni (che ti potranno servire in seguito) tra colleghi, coordinatori, clienti e fornitori. Confrontati sempre con il mercato per comprendere cosa viene richiesto e cosa viene svolto male sia dai colleghi che dal mercato e poi sintonizzati sempre sulla nicchia malservita per poterla, chissà un domani, raggiungere con la tua start-up!!!

Di seguito ti elenco le principali tipologie di tirocinio:
a) tirocini formativi e di orientamento;
b) tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro;
c) tirocini di orientamento e formazione o di inserimento/reinserimento in favore di disabili di cui all’art. 1, comma 1 della legge n. 68/1999, persone svantaggiate ai sensi della legge n. 381/1991, nonché di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
d) tirocini curriculari;
e) periodi di pratica professionale;
f) tirocini transnazionali;
g) tirocini per soggetti extracomunitari promossi all’interno delle quote di ingresso
h) tirocini estivi.
Clicca su questo link per ogni ulteriore approfondimento. Troverai le linee guida in materia di tirocini e le FAQ.

APPRENDISTATO
Per avviare una start-up bisogna imparare un mestiere, bisogna specializzarsi in qualcosa, (anche se chiaramente non è una tappa obbligata). Come titola il sito istituzionale del Ministero www.nuovoapprendistato.gov.it, il contratto di apprendistato si rivolge ai giovani sia per imparare a svolgere ruoli aziendali che per conseguire un titolo di studio. Come potrete vedere bene dalla sintesi, sul sito sono previste fasce d’età e tipologie contrattuali differenti. Alle imprese vengono dati incentivi contributivi e previdenziali, formazione mirata di figure professionali. Potrai trovare info utili anche sul portale di www.italialavoro.it. L’Agenzia Tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali promuove progetti molto interessanti che prevedono specifiche agevolazioni per i datori di lavoro che assumono apprendisti.

Al di là di tutte le discettazioni sulla mancanza di applicazione pratica del contratto, gli obiettivi devono essere sempre gli stessi, soprattutto se si ha l’intenzione di mettersi in proprio:
1) per chi possiede solo una conoscenza teorica: impara un mestiere per sperimentarlo nella pratica;
2) per chi ha una esperienza limitata: affina il mestiere o la professione;
3) per chi è ambizioso: impara dai migliori anche se inizialmente ci può essere una perdita in termini di retribuzione; 
4) per te: ruba il mestiere e in questo mio nonno aveva proprio ragione da vendere “il mestiere non si impara si ruba”.
Per incentivare l’attuazione il Ministero ha commissionato un video-promozionale a Fiorello. Più che il promo di 30 secondi avremmo commissionato al magnifico show man siciliano un video di tre episodi con tutte e tre le tipologie di apprendistato, magari con Baldini all’opera da apprendista e lui nelle vesti di datore di lavoro. Ironizzando sulle cattive applicazioni, Fiorello ne avrebbe mostrato i limiti e le difficoltà applicative. Sarebbe stato un successo!! Ma evidentemente l’apprendistato non decolla per altri motivi (che non siamo qui a declamare) non attribuibili certamente a lui.

Condividi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

undici − 2 =