L’artigiano “che ha fatto le scarpe al papa” e il foot scanner dei calzolai 2.0

L’artigiano che ha fatto le scarpe al papa! Con la crisi il calzolaio è proprio uno dei tanti antichi mestieri artigiani che è ritornato a brillare. Complice la crisi e la necessità di risparmiare. Qui presentiamo un calzolaio d’eccellenza, sicuramente un artista di fama internazionale. Il calzolaio di oggi deve essere un artigiano-artista, che sa capire le esigenze del cliente e differenziare la sua offerta anche in base alla sua clientela e alla capacità di spesa. In paesi di provincia abbiamo visto giovani artigiani che hanno continuato la tradizione in piccole botteghe ed hanno cercato di integrare il servizio artigianale con la vendita di scarpe di ottima fattura con un buon rapporto qualità-prezzo.

Frugando su internet ci siamo imbattuti in alcuni casi di ordinaria innovazione imprenditoriale. È il caso della neonata associazione veneta “Calzolai 2.0” che cerca di innovare il settore introducendo nuovi dispositivi tecnologici (ad es. il foot scanner) e cerca di dare utili spunti per il miglioramento del settore. Il presidente, Paride Geroli, afferma su un articolo pubblicato su cliclavoro.gov.it che il nuovo Foot scanner “ci aiuterà a prendere le misure del piede del cliente e a vedere la scarpa finita in tridimensionale, compresi colore, altezza del tacco e modifiche estetiche richieste al momento dell’ordine. L’Italia è l’unico caso in Europa in cui manca una scuola per calzolai. Senza una scuola il mestiere è destinato a morire”. Adesso prendiamoci un po’ di tempo per goderci questo video del nostro artista Adriano che porta con sé tutta la saggezza, la bellezza e la cura di questo antico mestiere.

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2 commenti

  1. Vorrei un contributo per avviare un’attività. Non ho le idee chiare e non so se valorizzare gli antichi mestieri sia una cosa ancora realizzabile nel 2013. Abito a Massafra in provincia di Taranto.

    • Caro Nicola, certo che ci sono contributi a fondo perduto per avviare un’attività. Dal 26/04/2013 hanno sospeso alcuni fondi che gestiva Invitalia, ma ce ne sono altri. Specialmente in Puglia c’è un fermento notevole e contributi specifici per i giovani. Prima di compilare il form nella sezione contributi credo che tu abbia bisogno di un colloquio di orientamento per capire bene cosa vuoi fare, cosa sai fare, dove vuoi realizzare la tua attività ecc. Consulta prima la sezione FAQ e la sezione PALESTRA e dopo rivolgiti al centro per l’impiego più vicino a casa tua. Richiedi un colloquio di orientamento con l’assistenza di un referente di Italia Lavoro. Ad es. il progetto Welfare to Work di Italia Lavoro sta realizzando presso i centri per l’impiego proprio il potenziamento degli sportelli rivolti ai giovani. Dopo aver fatto questi passi rivolgiti a noi e compila il form nella sezione CONTRIBUTI. In bocca al lupo

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