Con le stampanti 3D ormai non si costruiscono più soltanto semplici oggetti, ma anche auto, macchinari, persino case, ma chi avrebbe mai detto che si potesse stampare una pizza? Se vi sembra fantascienza allora non conoscete Foodini, la stampante 3D creata dalla società spagnola Natural Machines, che all’apparenza sembrerebbe un grande forno a microonde ma che, grazie alla connessione Wi-fi e ad un display touch screen, è in grado di programmare e creare pietanze con diversi alimenti. E’ sufficiente procurarsi gli ingredienti freschi e portarli allo stato liquido, inserendoli nella macchina, all’interno di apposite capsule d’acciaio, poi selezionare in rete una ricetta, attraverso il touch screen, o con un tablet o uno smartphone e mettersi comodi in attesa della preparazione, che dura pochi minuti. La macchina “stamperà” il cibo desiderato assemblandolo strato dopo strato: se volete preparare dei ravioli, Foodini disporrà, prima uno strato di impasto, poi la farcitura, poi un altro strato di impasto e in pochi minuti i ravioli saranno pronti per essere cotti nell’acqua bollente.
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Come spiega Lynette Kucsma, co-fondatrice della startup Natural Machines, Foodini vuole inaugurare una nuova concezione di elettrodomestico da cucina in grado di combinare tecnologia, cibo, arte e design, incoraggiando gli utenti a creare piatti fatti in casa, partendo da ingredienti freschi, evitando di ricorrere a prodotti industriali, magari preconfezionati e poco salutari. Un macchinario che crea un perfetto connubio tra innovazione e tradizione, pronto al lancio sul mercato ad un prezzo in linea con quello dei più rinomati robot da cucina (si aggira intorno ai 1000 euro), acquistabile prevalentemente online. L’unica funzione che manca a Foodini, attualmente, è quella di cottura dei cibi preparati, ma la casa produttrice assicura che i modelli futuri saranno dotati anche di questa caratteristica, intanto non ci resta che aspettare e fantasticare di un futuro (neanche tanto lontano) in cui nelle nostre case avremo un cuoco virtuale, a cui ordinare di preparare la cena con un semplice click.
E chi proprio non vuole rinunciare a cucinare in maniera tradizionale, ma senza dimenticare l’innovazione, potrà affidarsi a Cuciniale, pacchetto sensore-applicazione creato da un team di startupper tedeschi, che combina l’utilità di un termometro da cucina con altre funzioni interattive; utilizzando GourmetSensor, un sensore da inserire nel liquido di cottura o da appoggiare sulla pietanza che si sta cucinando, l’applicazione GourmetPilot guiderà lo chef (o aspirante tale, infatti dell’app esiste la versione principianti e quella chef), nella realizzazione del piatto, determinando il livello di calore necessario, i tempi e lo stato di cottura e altre informazioni utili ad una perfetta riuscita, analizzando nel contempo la composizione chimica dei cibi che si stanno preparando. All’utente basterà inserire alcune indicazioni di base secondo le proprie preferenze e lasciarsi guidare dalle istruzioni che GourmetPilot invia in tempo reale su smartphone o tablet.
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Presentata lo scorso settembre all’IFA l’”Internationale Funkausstellung”, la più grande fiera dell’elettronica di consumo, Cuciniale è il prodotto dell’omonima azienda high-tech con sede a Lindau capitanata da Holger Henke, CEO e fondatore, esperto di Ingegneria Elettronica e da Philipp Ochtendung, ingegnere biomedico, capo chef e capo programmatore, che si avvale anche di un professore di gastronomia, Michael Greiner, di un imprenditore responsabile per gli affari commerciali, Hannes Ackfeld, di un professore di ingegneria elettronica, Tobias Flämig e dello chef qualificato Pietro Kundner.
“La nostra visione – spiegano i fondatori di Cuciniale – è quella di digitalizzare il mondo della cucina nello stesso modo in cui le fotocamere digitali hanno cambiato il modo di scattare foto” e con una simile app anche i principianti potranno imparare a cucinare come veri e propri chef in modo semplice ed innovativo, tanto che all’IFA è stata presentata la prossima novità, ovvero un piano cottura smart che interagisce con l’applicazione.
Quando la scienza incontra l’amore per la buona cucina la ricetta per il successo è garantita!