Contributi a fondo perduto e non solo! Una carrellata di opportunità presentate per te per introdurti e sostenerti nel complicato mondo della finanza agevolata. Compila il form e spiegaci bene cosa ti serve.
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Finanza agevolata: racchiude tutti quei contributi che vengono erogati da enti pubblici e privati (Comunità europea, Stato, Regioni, Province, Comuni e altri enti pubblici o privati) per creare sviluppo, occupazione, crescita economica. In base a determinati avvisi pubblici gli enti perseguono le finalità preposte e si rivolgono a specifiche categorie, territori, settori. In Italia, attualmente, esistono migliaia di bandi che incentivano tipologie di investimenti differenti. Le possibilità sono tante basta rispondere ai requisiti richiesti dal bando in maniera precisa ed esaustiva.
Contributi a fondo perduto: un intervento finanziario caratterizzato dall’erogazione di un capitale del quale non viene richiesta la restituzione. Generalmente viene concesso da un ente pubblico a nuove imprese o a imprese esistenti per avviare, ampliare, ristrutturare un’attività imprenditoriale. Si suddividono in conto impianti (erogati per l’acquisto di beni ammortizzabili), in conto capitale (erogati a titolo gratuito) e in conto esercizio (erogati per le spese di gestione).
Contributi in conto interessi: viene concesso quando si stipula un finanziamento a medio e lungo termine. Il contributo viene concesso dall’istituto finanziatore, che se ne servirà per abbassare il tasso di interesse applicato al finanziamento dell’impresa beneficiaria.
Fondo di Garanzia: sostegno statale a favore di Piccole e Medie Imprese, garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle Banche. Destinato alle piccole e medie imprese di ogni settore per qualunque operazione finanziaria nell’ambito dell’attività imprenditoriale, l’intervento del Fondo assistito dalla garanzia dello Stato abbatte il rischio sull’importo garantito fino a 2,5 milioni di euro, facilitando l’accesso al credito.
Crowdfunding: letteralmente finanziamento della folla. Un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il crowdfunding si può riferire a processi di qualsiasi genere, dall’aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno all’arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all’imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica. Il web è solitamente la piattaforma che permette l’incontro e la collaborazione dei soggetti coinvolti in un progetto di crowd funding. Si specifica il termine entro cui va raccolta la somma e si indica cosa verrà dato in cambio ai finanziatori. In Italia i siti-web più utilizzati sono kickstarter.com, kapipal.com, ulule.com, indiegogo.com, starteed.com, eppela.com, youcapital.it, growvc.com, slicethepie.com, spot.us, born2fly.org, myshowmustgoon.com, siamosoci.com, produzionidalbasso.com. Trovi una divertente infografica sul blog di cliclavoro.
Foundraising: letteralmente sviluppare i fondi necessari a sostenere un’azione senza finalità di lucro. Secondo i più recenti approcci il fund raising fonda il suo significato nel fenomeno della responsabilità sociale diffusa che spinge i soggetti sociali e collettivi ad effettuare investimenti di risorse per il raggiungimento di comuni benefici sociali. Per “fundraising” quindi si può intendere l’insieme delle teorie e delle tecniche necessarie a garantire la sostenibilità di una causa sociale e dell’organizzazione che la persegue e di promuoverne lo sviluppo costante nel tempo verso una molteplicità di interlocutori pubblici e privati.
Venture capital: è l’apporto di risorse finanziarie (capitale di rischio) da parte di un investitore (pubblico o privato) per finanziare l’avvio o la crescita di aziende in settori ad elevato potenziale di crescita. Spesso lo stesso nome è dato ai fondi creati appositamente, mentre i soggetti che effettuano queste operazioni sono detti venture capitalist. L’investitore istituzionale (venture capitalist), per definizione è un socio temporaneo, non punta mai a prendere il controllo delle imprese controllate, ma il suo obiettivo è il completamento del progetto finanziato, al fine di consentire la remunerazione del capitale investito e il conseguente smobilizzo dell’investimento.
Business angel: investitore informale nel capitale di rischio di imprese. L’aggettivo “Informale” contrappone tale figura agli investitori nel capitale di rischio di tipo “formale”, ossia coloro che adottano un approccio di analisi formale agli investimenti nell’equity, quali i Fondi Chiusi d’Investimento, più propriamenti i fondi di Venture Capital e Private Equity. I Business Angel sono ex titolari di impresa, manager in pensione o in attività, liberi professionisti che hanno il gusto della sfida imprenditoriale, il desiderio di poter acquisire parte di una società che operi in un business, spesso innovativo, rischioso ma ad alto rendimento atteso, con l’obiettivo di realizzare nel medio termine, 5-7 anni, delle plusvalenze dalla vendita, parziale o totale, della partecipazione iniziale. I Business Angels sono in grado di fornire all’impresa, sia in fase di start up, sia in fase di sviluppo, preziosi consigli gestionali e conoscenze tecnico-operative, oltre a una consolidata rete di relazioni nel mondo degli affari. Il rapporto che si viene a creare tra l’Angel e l’imprenditore è squisitamente spontaneo e basato sulla fiducia: da qui il ruolo “informale” di questa forma di investimento/finanziamento.
Private equity: termine usato abitualmente per descrivere investimenti in aziende non quotate. È un’attività finanziaria mediante la quale un investitore istituzionale rileva quote di una società target (obiettivo) sia acquisendo azioni esistenti da terzi sia sottoscrivendo azioni di nuova emissione apportando nuovi capitali all’interno della società target. Gli investimenti in private equity raggruppano un ampio spettro di operazioni, in funzione sia della fase nel ciclo di vita aziendale che l’azienda target attraversa durante l’operazione di private equity, sia della tecnica di investimento usata.
Bonus fiscale: si tratta di un contributo in conto capitale a tutti gli effetti, che viene erogato sotto forma di detrazione dall’importo spettante dall’ammontare delle varie imposte che l’azienda deve pagare sul proprio conto fiscale. Esso consente all’impresa di non pagare le imposte fino al raggiungimento dell’ammontare del bonus.
Credito d’imposta: è un’agevolazione che consente di beneficiare di un particolare credito, che può esser compensato con eventuali tributi da pagare, concesso a seguito di un determinato acquisto o operazione effettuata da una società. La preventiva prenotazione ad usufruirne è condizione fondamentale al successivo conseguimento . Esso può essere fatto valere al momento del pagamento delle imposte dovute ed altri versamenti effettuati in acconto o saldo. Il credito d’imposta deve essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi per un importo pari all’agevolazione ricevuta. Questo tipo di agevolazione non è considerata un ricavo.
Fondazioni: enti no profit che promuovono e finanziano progetti culturali, creativi a finalità sociale, attraverso appositi avvisi pubblici. Il contributo è di solito a fondo perduto.
Confidi: è un consorzio italiano di garanzia collettiva dei fidi che svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve medio e lungo termine, destinati alle attività economiche e produttive.
Contributo in conto canoni: simile a un contributo in conto interessi; l’agevolazione (a fondo perduto) è concessa per abbattere il costo di un contratto di locazione finanziaria (leasing).